Invito alla testimonianza di chi ha ricordi di vita vissuta sull'isola albanese
giovedì 22 agosto 2013
venerdì 16 agosto 2013
Altri viaggi sull'Isola di Rina Durante
L’isola di Rina. Ritorno a Saseno
venerdì 16 agosto 2013
Sazan è l’isola che non c’è. Non è una meta turistica nonostante risulti essere ricca di molteplici bellezze naturali e paesaggistiche, non è neppure abitata da una comunità, ma è stata da sempre presidiata dai militari prima turchi, poi italiani, inglesi e tedeschi. Terra di tutti e di nessuno. Luogo magico, quindi, sospeso sul mare, nel golfo di Valona, tra l’Adriatico e lo Ionio. In questo paradiso di colori tra il verde dei prati, il giallo di ginestre in fiore, il celeste del mare che si confonde con il cielo dove le alte vette dei monti albanesi si ergono nell’aria, Caterina Gerardi ha realizzato il film corredato di libro “L’isola di Rina. Ritorno a Saseno”, edito da Milella.
Nel prezioso documentario si nota un lavoro accurato e meticoloso iniziato nel 2010 e durato circa tre anni a causa anche di una complessa burocrazia che non ha facilitato l’ingresso della Gerardi sull’isola. Una volta raggiunta Saseno, la regista ha ripercorso i meravigliosi luoghi che hanno caratterizzato l’infanzia di Rina Durante dove visse fino al 1939 con la sua famiglia perché il padre Francesco era capo militare delle truppe italiane che occupavano l’isola. La giornalista, scrittrice e poetessa salentina nacque a Melendugno il 29 ottobre 1928, all’età di tre anni si trasferì a Saseno per poi rientrare nella sua terra prima che scoppiasse la II Guerra Mondiale, senza fare mai più ritorno nel suo amato “rifugio intellettuale”.
Rina Durante era fortemente convinta che il vero tesoro di ogni popolo risieda nel proprio passato, fu infatti pioniera del recupero della tradizione musicale locale fondando il Canzoniere Grecanico Salentino portando così alla ribalta una musica specchio di una terra fino ad allora relegata ai confini del mondo. Attenta studiosa degli aspetti antropologici del sud, Rina Durante ha realizzato per la Rai commedie e programmi televisivi, ha collaborato con importanti riviste locali e nazionali; “La Malapianta” è stato il suo romanzo più celebrei” mentre “Gli amorosi sensi” uno dei più recenti; ha scritto testi per il teatro come “Ballata salentina” e “La sposa di San Paolo”.
venerdì 16 agosto 2013
Sazan è l’isola che non c’è. Non è una meta turistica nonostante risulti essere ricca di molteplici bellezze naturali e paesaggistiche, non è neppure abitata da una comunità, ma è stata da sempre presidiata dai militari prima turchi, poi italiani, inglesi e tedeschi. Terra di tutti e di nessuno. Luogo magico, quindi, sospeso sul mare, nel golfo di Valona, tra l’Adriatico e lo Ionio. In questo paradiso di colori tra il verde dei prati, il giallo di ginestre in fiore, il celeste del mare che si confonde con il cielo dove le alte vette dei monti albanesi si ergono nell’aria, Caterina Gerardi ha realizzato il film corredato di libro “L’isola di Rina. Ritorno a Saseno”, edito da Milella.
Nel prezioso documentario si nota un lavoro accurato e meticoloso iniziato nel 2010 e durato circa tre anni a causa anche di una complessa burocrazia che non ha facilitato l’ingresso della Gerardi sull’isola. Una volta raggiunta Saseno, la regista ha ripercorso i meravigliosi luoghi che hanno caratterizzato l’infanzia di Rina Durante dove visse fino al 1939 con la sua famiglia perché il padre Francesco era capo militare delle truppe italiane che occupavano l’isola. La giornalista, scrittrice e poetessa salentina nacque a Melendugno il 29 ottobre 1928, all’età di tre anni si trasferì a Saseno per poi rientrare nella sua terra prima che scoppiasse la II Guerra Mondiale, senza fare mai più ritorno nel suo amato “rifugio intellettuale”.
Rina Durante era fortemente convinta che il vero tesoro di ogni popolo risieda nel proprio passato, fu infatti pioniera del recupero della tradizione musicale locale fondando il Canzoniere Grecanico Salentino portando così alla ribalta una musica specchio di una terra fino ad allora relegata ai confini del mondo. Attenta studiosa degli aspetti antropologici del sud, Rina Durante ha realizzato per la Rai commedie e programmi televisivi, ha collaborato con importanti riviste locali e nazionali; “La Malapianta” è stato il suo romanzo più celebrei” mentre “Gli amorosi sensi” uno dei più recenti; ha scritto testi per il teatro come “Ballata salentina” e “La sposa di San Paolo”.
Nel 1965 Adriano Barbano realizzò “Il tramontana”, film tratto da un racconto di Rina
Durante, che narra la storia di un ragazzino particolarmente vivace i cui genitori costretti ad
emigrare in Svizzera per cercare fortuna affidarono l’educazione del figlio ai monaci. Questo
è stato il primo film in assoluto girato nella provincia di Lecce precisamente a Castrì,
Cavallino, Maglie e in Vico Freddo, a Corigliano d’Otranto. Proprio in questo splendido paese
della Grecìa Salentina giovedì 8 agosto, in una piacevole serata estiva, è stato proiettato il
documentario di Caterina Gerardi, in piazza San Luigi, nell’incantevole centro storico.
La professionalità di Caterina Gerardi, già nota per altri strepitosi lavori, tocca il vertice della bravura in questo capolavoro editoriale e cinematografico presentato peraltro in una veste grafica elegantissima: un prezioso cofanetto contiene dvd+libro di 184 pagine con 150 foto e una sezione dedicata ai testi di Rina Durante che descrive di suo pugno il periodo vissuto a Saseno insieme ad altri scritti firmati da Ada Donno e Rosella Simone, le due amiche di Caterina Gerardi, che hanno condiviso con lei un viaggio indimenticabile.
Il lavoro di Caterina Gerardi restituisce con estrema maestria un ricordo eccezionale di Rina Durante che in quell’amata isola, nella solitudine più totale, come racconta la sorella Pia nel film, scopre la bellezza della natura e della lettura, attività sapientemente consigliata dalla madre Lucia che riuscì a trasmettere alle proprie figlie l’amore per la cultura, un affetto incondizionato che a quasi dieci anni dalla morte di Rina Durante avvenuta il 25 dicembre del 2004, si continua a recepire grazie ai preziosi contributi che inneggiano la figura dell’intellettuale salentina. Caterina Gerardi ha saputo non solo cogliere l’anima di una delle più grandi letterate del Novecento, ma ha emulato l’insegnamento di Rina Durante sempre attenta a recuperare il passato, a valorizzare quella memoria che appartiene ad un popolo che crede ancora nel sublime potere della cultura.
La professionalità di Caterina Gerardi, già nota per altri strepitosi lavori, tocca il vertice della bravura in questo capolavoro editoriale e cinematografico presentato peraltro in una veste grafica elegantissima: un prezioso cofanetto contiene dvd+libro di 184 pagine con 150 foto e una sezione dedicata ai testi di Rina Durante che descrive di suo pugno il periodo vissuto a Saseno insieme ad altri scritti firmati da Ada Donno e Rosella Simone, le due amiche di Caterina Gerardi, che hanno condiviso con lei un viaggio indimenticabile.
Il lavoro di Caterina Gerardi restituisce con estrema maestria un ricordo eccezionale di Rina Durante che in quell’amata isola, nella solitudine più totale, come racconta la sorella Pia nel film, scopre la bellezza della natura e della lettura, attività sapientemente consigliata dalla madre Lucia che riuscì a trasmettere alle proprie figlie l’amore per la cultura, un affetto incondizionato che a quasi dieci anni dalla morte di Rina Durante avvenuta il 25 dicembre del 2004, si continua a recepire grazie ai preziosi contributi che inneggiano la figura dell’intellettuale salentina. Caterina Gerardi ha saputo non solo cogliere l’anima di una delle più grandi letterate del Novecento, ma ha emulato l’insegnamento di Rina Durante sempre attenta a recuperare il passato, a valorizzare quella memoria che appartiene ad un popolo che crede ancora nel sublime potere della cultura.
di Paola Bisconti
sabato 10 agosto 2013
lunedì 5 agosto 2013
Altri viaggi sull'Isola di Rina Durante con altre imbarcazioni
Altri viaggi sull’Isola di Rina Durante
con altre imbarcazioni
⌘ Cara Caterina,
scusa che non ti ho salutata ieri quando me ne
sono andata, avevi tanta gente intorno ....
E' stata una bellissima manifestazione - nel
film ho sentito tanta emozione tua, me lo devo vedere con calma per poter
guardare ancora tutte le sequenze di immagini per bene, mi è passato troppo in
fretta ieri, e meno male che ora ho pure il dvd, così lo posso guardare quante
volte voglio. Il libro, l'ho iniziato a leggere subito, appena tornata a casa,
e lo trovo molto bello, hai fatto un bellissimo lavoro insieme a Francesco di
Big Sur.
Complimenti davvero per questa tua profonda
ricerca, questo emozionante viaggio all'isola di Rina,
a presto,
un abbraccio,
Ingrid Simon
⌘ Cara Caterina,
non solo grazie per il bellissimo film da te
realizzato, ma complimenti per la bellissima serata che ci hai fatto
trascorrere. Basterebbe solo la quantità degli amici presenti a dimostrare
quanto - tutti noi - ti vogliamo bene!
Ti auguro di continuare la tua appassionata
carriera, sempre con la stessa grande passione (la ripetizione è voluta)
Un abbraccio
Alessandro Laporta
⌘ Cara Caterina,
complimenti
per la riuscitissima serata del 15,in bocca al lupo per la prossima.Mi dispiace
non averti potuto salutare ma eri troppo vip...e troppa gente
brava
bel lavoro! un abbraccio antonella
⌘ ho letto il libro, dopo aver
visto il documentario e aver ascoltato la presentazione. L'ho letto quasi tutto d'un fiato
perché non riuscivo a distaccarmene, come non riuscivo e non riesco a
liberarmi delle immagini e delle parole ascoltate durante la visione del tuo
documentario. La mia pelle sembra averle assorbite e ora non può più fare a
meno di emanarne il profumo.
Volevo dirti grazie e inviarti la mia nota di
commento:
“Una volta incontrata, l’isola di Rina, sembra
proprio che sia difficile per il pensiero abbandonarla. E sì, è quasi
un’ossessione quest’isola.
Coinvolgente, affascinante, estremamente attraente,
come un’ossessione appunto.
Lasciarsi catturare dalla natura rigogliosa
dell’isola raccontata da Rina, lasciarsi attraversare dalla bellezza delle
narrazioni fotografiche e delle testimonianze in dialogo con Rina raccolte nel
libro, nonché dall’intreccio delle trame affettive di Rina Durante e Caterina
Gerardi documentate nel film, è cosa a dir poco commovente. Da quest’incontro,
come da ogni incontro
eccedente, si esce trasformati. Impossibile
restare quelli che si era. Le immagini di Saseno, di quella che non può che
essere l’isola di Rina, ma che è anche l’isola di Caterina Gerardi, nel suo
tentativo ostinato, richiamo per lei imprescindibile, di riallacciare e continuare il
legame di Rina con l’isola, dell’Italia con l’Albania, e lo stesso suo legame
con Rina, accrescono il nostro essere. Il libro e il film, forme qui
indissolubilmente unite, immagini e parole che si fondono divenendo parte integrante
le une delle altre per un’ irriducibile singolare sinestesia, ci rendono
partecipi di un dialogo ininterrotto, al di là del contatto fisico, un
dialogo con quell’isola che ha colorato l’immaginario della poetessa salentina,
un dialogo intriso e nutrito di scrittura, quella stessa scrittura di cui è
stato ed è voce. Tentare di capire come e perché quest’isola avesse segnato
così tanto l’esistenza di Rina
Durante, di cogliere il senso di quest’isola, per
Caterina Gerardi è stato anche un ritrovare o forse piuttosto uno scoprire
parte di sé. Per chiunque legga il libro e guardi il documentario è
indubbiamente un penetrare la storia delle relazioni tra l’Italia e l’Albania, un
conoscere una storia che costringe a mutare, che riporta a un’originaria intimità con
la natura, quella da cui
Rina non si è mai separata, che riconduce alle
radici dell’esistenza. Un perpetuarsi dell’incantesimo”.
A presto,
Moira De Iaco
⌘ Grazie e complimenti per
il lavoro svolto e per l'esperienza che ci hai fatto vivere. La lettura del
libro è veramente interessante: Ninetta Valentino
⌘ carissima
Caterina (nel caso potrei chiamarti Rina)
ti
ringrazio per i tuoi messagggi e per gli inviti di cui spesso mi rendi
partecipe.
Per questa
sera sarei venuto con piacere ma sono impegnato a Muro leccese per una delle
tante emergenze ambientali che, come sai, mi prendono molto del tempo.
Ritienimi presente per l'amicizia che ci lega, per la stima per il tuo lavoro e sopratutto (consentimi)
per il ricordo che ci unisce verso la cara RINA. Ciao Marcello Seclì
⌘ Carissima
Caterina,
mi farebbe molto piacere pubblicare sulla mia
rivista, "Bridge Puglia USA" qualcosa su Rina Durante e sul tuo
lavoro, certamente pregevole.
Purtroppo non mi è possibile intervenire
all'evento di mercoledì perché sono quasi alla vigilia di una serie di viaggi
e, fino alla fine di giugno, sarò a Lecce solo per qualche giorno, tra un
viaggio e l'altro. Ma l'estate dovrei essere qui stabilmente. Possiamo
risentirci?
Con i più cordiali saluti. Flavia Pankiewicz
⌘ Grazie, spero che potrò
esserci , colgo l'occasione per dirti che la serata del 15 è stata emotivamente
molto suggestiva e apprezzo tantissimo la tua dolcissima sensibilità. Rosaria Goffredo
⌘ Mi piace molto. Spero di
esserci e di prendere una copia del libro. Lo faccio girare.
un abbraccio
Sergio Torsello
⌘ Carissima amica Caterina
Mondi ci ha consegnato il tuo libro "
L'isola di Rina". Auguri e grazie.
E’ un libro speciale. Bello di forma e ricco
nel contenuto. Fin ora li ho dato soltanto un occhiata ma certo lo leggerò con
grande interesse e piacere. Ma cara Caterina, ti devo confessare una cosa che
ti dispiacerà, la mia vista ultimamente è indebolita molto. I giornali e i
libri sopratutto quelli che sono con le lettere piccole, posso leggerli
soltanto con la lente di ingrandimento. Per questo, il tuo libro non posso
leggerlo in una settimana, ma sicuramente prima della promozione lo avrò letto
e ti scriverò una lettera.
Con abbracci affettuosi
Nexhmije Hoxa
⌘ Carissima Caterina,
tornata a Firenze ho letto d'un fiato il libro, di cui precedentemente
conoscevo solo la copertina, e ho trovato bellissimo e profondamente partecipe
ognuno degli scritti di queste meravigliose donne, che ho avuto il piacere di
conoscere e a cui mi son sentita onorata di essere accomunata nella corale. Ti
ringrazio ancora per tutto ciò. Ma sono stata rapita dalla parte dedicata alle
"parole di Rina", al punto che ho cercato e trovato nel catologo
della Biblioteca Nazionale la sua produzione letteraria che potrò chiedere via
via in prestito.
Ho trovato sorprendente il racconto
"Martino Giona", personaggio sospeso tra il sospetto della pedofilia
e l'angelico, che rifiuta le incursioni nei bordelli di Valona e nella sua
giovane vita ama solo una vecchia e una (o due?) bambina. L'ho letto e riletto
cercando di intuire l'età dei protagonisti, forse volutamente non precisata
perché anche nelle bambine si risveglia, come in tutte le donne presenti
nell'isola, una sorta di sensualità o di coscienza della propria femminilità,
protettiva e quasi materna in Marianna, stupita ma cosciente del proprio potere
in Moschina. La sparizione di Martino, inghiottito o rientrato nel grembo di
quella natura selvaggia, di cui ha amato e disegnato ogni particolare, è la
perfetta conclusione di una delle più belle storie che si potessero scrivere
sulla diversità.
Ho capito dagli scritti precedenti che Martino
è un personaggio reale e mi piacerebbe sapere quanto c'è di autobiografico nel
racconto e quanto di fantastico. Puoi togliermi qualche curiosità?
Molto bello il blog alla ricerca delle
storie!!! Cercherò ancora di contribuire, magari incalzando la memoria di mio
fratello e costringendolo a ritrovare il diario militare dell'isola.
Un abbraccio veramente sentito.
Daniela Grifi
★ Tra tutte le persone che ho incrociato,
pochissime hanno incontrato davvero il mio cammino, alcune volte ho sfiorato i
loro mondi e in due casi li ho scelti. Due casi sono abbastanza per restituire
un senso a troppe giornate vissute nell'insilio di una geografia che esprime la
sua gratitudine quando è troppo tardi o mai. Oggi Caterina Gerardi mantiene una promessa fatta a Rina Durante, e ci porta con sé
durante uno di quei ritorni impossibili che sono fuochi, occasioni uniche
peculiarmente umane. Vogliate bene a queste due "Cate", abbiate cura
di questo bene che brilla nella polvere.
Oggi, a Torre del Parco, dalle 18.30,
venite ad ascoltare la voce de "L'isola di Rina". Luisa Ruggio
★ Sono
contenta che tu abbia condiviso la mia foto... Molto interessanti gli
interventi e mi sono profondamente commossa ricordando Rina e la sua
isola...grazie! Susi
★ La
presentazione del film e del libro indimenticabile, quasi come quelle presenze
dell'isola, del mare, della natura, dell' infinito che Rina si portava dentro
dalla piccola eta'. Giacomo Grippa
★ Speech
emozionante e perfetto grande Caterina. Fiorella
Cagnoni
★ Non si poteva
entrare, nemmeno posti in piedi, evidentemente ha suscitato un grande
interesse. Ci vediamo il 22, spero. Giuseppe Valzano
★ Per tutta la vita la scrittrice Rina Durante sognó di tornare sull'isola della sua infanzia, Saseno. Ora grazie al nuovo lavoro di Caterina Gerardi, l'isola di Rina torna da noi.
★ Per tutta la vita la scrittrice Rina Durante sognó di tornare sull'isola della sua infanzia, Saseno. Ora grazie al nuovo lavoro di Caterina Gerardi, l'isola di Rina torna da noi.
L'ultima volta
che ho intervistato Rina Durante, mi parlò a lungo di Saseno, l'isola albanese
dove aveva trascorso la sua infanzia negli anni '30 del secolo scorso. Negli
anni quell'intervista
è diventata altre cose, tra quelle cose c'è anche un racconto che ho scritto
pensando a un pomeriggio un po' troppo smarrito: "Pescatori
d'amuleti". Ora quel racconto, nato dalla costola di un post è tra le
parole di Rina, tra altri scritti, nell'antologia curata dalla regista Caterina
Gerardi e Ada Donno, un'antologia che documenta il paradiso perduto di una tra
le voci più intense e amate della nostra letteratura. Luisa Ruggio
★ Rina Durante
ho avuto l'onore di averla come docente di sceneggiatura negli anni
universitari a Lecce..ci aveva parlato proprio di questo e tante altre sue
esperienze di vita vissuta da artista. Sarà interessante esserci. Alessandra Verecondo
★ A Lecce non
avevo ancora partecipato ad un incontro culturale così ricco, articolato, pieno
di senso e intelligenza, denso di affetto e autenticità, scevro da retorica ed
esibizione. Grazie a tutte voi per il desiderio di amore che mi avete regalato.
ci vediamo mercoledi Ugo Primiceri
ci vediamo mercoledi Ugo Primiceri
★ Ciao Caterina,
è un vero piacere ritrovarti e risentirti. Ho saputo della pubblicazione del
tuo lavoro e ne sono davvero contento. Io sarò ad Ostuni per il prossimo
giovedì, potrei venirlo a prendere direttamente, sarà cosa veramente gradita.
Ti lascio il mio numero così potremmo metterci d'accordo. Leonardo Zito
★ serata stupenda Caterina!
Interessanti gli interventi ben calibrati e commovente il film.
Purtroppo son dovuto andare via verso le 21 perkè mi sentivo un po' di febbre Capani
Purtroppo son dovuto andare via verso le 21 perkè mi sentivo un po' di febbre Capani
★ caterina ieri
sono venuto ma mi è stato impossibile entrare: ogni volta che ti muovi tu fai
il TUTTO ESAURITO! ti abbraccio e spero di recuperare qualche replica.
Carlo Salvemini
Carlo Salvemini
★ Grazie e complimenti per
il lavoro svolto e per l'esperienza che ci hai fatto vivere. La lettura del
libro è veramente interessante: Ninetta Valentino
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