giovedì 2 maggio 2013

Il profilo dell'isola





“Per me è l’isola del mistero. Solitaria, di fronte al Golfo di Valona sta; incalpestata, intoccata, sconosciuta ai più. A eccezione dei soldati di tutti i tempi: greci, romani, bizantini, ottomani, italiani, sovietici e ancora italiani. Agli albanesi appartiene come tratto della frontiera marina, ma pochi sono quelli che la conoscono – sempre solo se in servizio militare. E’ forse l’unica isola del Mediterraneo ad avere questa storia bizzarra: vicina alla costa, eppure condannata a una solitudine perenne, votata alle strategie militari degli stati.
Guardiana eterna dei mari, da bambina l’isola solleticava la mia fantasia: era l’unica isola del mio paese e non avrei mai potuto metterci piede, come non posso ancora oggi. Mi meravigliavano i nomi dei suoi luoghi che avevo sentito: Gryka e Xhehenemit (La gola dell’Inferno), Shpella e Haxhi Alisë (La grotta di Haxhi Ali), Gjiri i Djallit (Il golfo del Diavolo), Plazhi i Admiralit (La spiaggia  dell’Ammiraglio).
Immaginavo soldati e generali di tutte le divise e tipi di armi venir succhiati via da grotte spaventose. Immaginavo bestie mitologiche vagare libere tra valli e colline, sulle sabbie bianche e le rocce che calavano a picco sul mare, per poi svanire scivolando nelle grotte profonde del mare.
Di pomeriggio la vedevo fiammeggiare sotto le luci del vespro. D’estate diventava rossa e rovente, bruciata da fiamme antiche. D’inverno veniva avvolta da nubi e onde. Avevo sentito dire che coloro che abitavano l’isola le assomigliavano. Erano i Guardiani del Mare, perciò rassomigliavano alle sue rocce e alle sue grotte. Quando qualcuno salutava gente che veniva da “laggiù”, mi sembrava che il mistero stesso si stesse materializzando di fronte ai miei occhi, sotto forma umana”.

Sono le parole della scrittrice albanese Diana Çuli, che aprono il racconto di Saseno nel film-libro di Caterina Gerardi, “L’Isola di Rina - Ritorno a Saseno”, opera dedicata all’infanzia di Rina Durante, edita da Milella, che sarà presentato in due appuntamenti mercoledì 15 maggio, e poi ancora il 22 maggio dalle 18.30, nei luoghi della Torre del Parco a Lecce.

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