martedì 7 maggio 2013

Un progetto, per realizzare il sogno

«Questa storia comincia un giorno d’inizio estate, quando Caterina dice: “Vorrei andare a Saseno, l’isola della Rina. E’ un po’ che mi gira questa idea nella testa. Andare a cercare la sua casa, ritrovare i luoghi della sua infanzia, che nominava sempre, che raccontava… Lei ha avuto per tutta la vita il sogno di tornare nella sua isola. Farlo noi, tu, Rosella ed io: sarebbe come realizzare per lei il sogno…”.
Tu la guardi perplessa e pensi che è una cosa impossibile. Perché Saseno è zona militare da sempre, lo sanno tutti, e non è accessibile ai civili. Ma Caterina torna alla carica, nei giorni seguenti, nelle settimane, ostinata come sempre, e dice: facciamo un progetto e lo presentiamo alle autorità albanesi. Un progetto come? chiedo: “Care autorità albanesi, ci piacerebbe visitare l’isola di Saseno, dove la scrittrice salentina Rina Durante ha vissuto la sua infanzia negli anni ’30, l’ha nominata nei suoi racconti, ne ha scritto sui giornali, ne ha parlato in televisione? Vorremmo riavvolgere questo filo di tenerezza di una donna che ha collegato il Salento e l’Albania”? Un progetto così? Sì, perché no, dice, può essere interessante anche per le istituzioni albanesi, civili e militari, ricostruire questa storia inedita.
A questo punto anche tu cominci a pensarci come ad una cosa possibile. Senza molto sperarci, ma chissà che davvero … E butti giù il progetto, cercando di illustrare il nostro proposito in maniera  convincente: “ripercorrere una parte essenziale dell’esperienza di vita e di scrittura dell’autrice salentina Rina Durante … ricollegare i fili del suo discorso letterario e intellettuale che riconducono idealmente ai luoghi della sua infanzia, vissuta nell’isola di Saseno…”» É Ada Donno, in uno stralcio tratto dagli scritti accolti nel film-libro di Caterina Gerardi, “L’Isola di Rina - Ritorno a Saseno”, opera dedicata all’infanzia di Rina Durante, edita da Milella....

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